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Usura ed estorsione, due minacce sempre in agguato ai danni di imprese e famiglie. E il sovraindebitamento è un fattore di rischio sempre presente, aggravato da questi anni di crisi.
Ma gli imprenditori e i professionisti non sono soli. Possono fare affidamento sullo Stato, su due leggi nazionali e sulla presenza di un Fondo per la solidarietà alle vittime. E su una vasta rete di enti e associazioni.
E’ questo, in estrema sintesi, il senso di un vademecum presentato a Campobasso in prefettura nell’ultima riunione dell’Osservatorio provinciale sul fenomeno dell’usura.
Una tavola rotonda allargata, con la Banca d’Italia, le forze di polizia, la Camera di Commercio, gli ordini professionali, le istituzioni e le associazioni che operano nel sostegno alle vittime. E che ha visto la partecipazione anche del Commissario straordinario del governo, Maria Grazia Nicolò.
Per gli imprenditori vessati e che abbiano la forza di denunciare i loro persecutori esistono aiuti economici: nel caso di estorsione, un’elargizione pecuniaria senza obbligo di restituzione; nel caso di usura, un mutuo a tasso zero.
Ma sul territorio operano anche associazioni, fondazioni antiusura e Confidi.
La Fondazione San Pietro Celestino di Isernia, per esempio, che presta garanzia al 100% alla banca per finanziamenti di massimo 15mila euro, la Caritas di Trivento che ha uno sportello d’ascolto aperto il giovedì e il venerdì. In regione operano poi quattro consorzi fidi per affiancare chi ha bisogno di soldi nel fornire garanzie alle banche.
Infine ci sono sempre la Banca d’Italia, con l’arbitro bancario e finanziario e la centrale di rischi, la Camera di Commercio, con l’organismo per la composizione delle crisi da sovraindebitamento, e l’Associazione bancaria italiana.
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