le tre date che non puoi dimenticare se non vuoi pagare multe

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Il mese di giugno 2025 si presenta come uno dei più intensi per contribuenti, imprese e professionisti. L’agenda fiscale è scandita da tre date fondamentali – il 9, il 16 e il 30 giugno – che racchiudono adempimenti cruciali come rottamazione cartelle, acconti IMU, liquidazione IVA e saldo delle imposte sui redditi. Il rispetto di queste scadenze è determinante per evitare sanzioni, non perdere benefici fiscali e mantenere la regolarità dei propri versamenti.

Tra rinvii tecnici, margini di tolleranza e possibilità di rateizzazione, è necessario prestare attenzione a ogni singolo passaggio.

9 giugno 2025: ultima chiamata per la rottamazione quater

La prima data cruciale è lunedì 9 giugno 2025, termine ultimo per versare l’ottava rata della rottamazione-quater. Originariamente prevista per il 31 maggio, la scadenza è slittata per effetto del calendario: il 31 cade di sabato, mentre il 2 giugno è festivo. Il pagamento slitta quindi al primo giorno lavorativo utile, ossia il 3 giugno, con ulteriore margine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla normativa.

Questo porta il termine finale utile al 9 giugno, senza perdere i benefici della definizione agevolata. Dopo questa data, eventuali ritardi o mancati pagamenti comporteranno la decadenza dalle agevolazioni fiscali con il ricalcolo del debito originario.

16 giugno 2025: IMU, IVA e ritenute in scadenza

La seconda data da evidenziare sul calendario fiscale è il 16 giugno 2025, un giorno strategico per diversi adempimenti.

In primo luogo, va versato l’acconto dell’IMU 2025, obbligatorio per tutti i proprietari di immobili (esclusa l’abitazione principale non di lusso). Il pagamento avviene tramite modello F24 telematico, anche se in alcuni casi può essere utilizzato il bollettino postale.

Sempre il 16 giugno scade il termine per:

  • il versamento dell’IVA mensile di maggio 2025 per imprese e professionisti;
  • il versamento delle ritenute fiscali operate nel mese precedente (stipendi, compensi, provvigioni, ecc.).

Tutti i versamenti devono essere effettuati utilizzando modello F24 e modalità telematica obbligatoria, pena l’invalidità dell’adempimento.

30 giugno 2025: saldo e acconto IRPEF, dichiarazione IMU

Il terzo appuntamento è il 30 giugno, data di scadenza per una lunga serie di obblighi fiscali.

Innanzitutto, scade:

  • il saldo IRPEF 2024;
  • il primo acconto IRPEF 2025, per chi presenta Modello Redditi o Modello 730 senza sostituto.

I contribuenti possono rateizzare l’importo fino a dicembre, oppure posticipare il pagamento di 30 giorni, ossia fino al 30 luglio 2025, con maggiorazione dello 0,40%.

Chi presenta il Modello 730 con sostituto d’imposta vedrà le imposte trattenute in busta paga o sul cedolino della pensione nei mesi successivi, a partire da luglio.

Infine, entro il 30 giugno va presentata anche la Dichiarazione IMU per l’anno d’imposta 2024, qualora sia dovuta. L’obbligo riguarda chi ha avuto variazioni rilevanti (es. cambio di destinazione d’uso, nuovi contratti, ecc.).



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