Distribuzione utili ai dipendenti: la nuova leva fiscale per imprese strategiche

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La Legge n. 76 del 15 maggio 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 26 maggio, introduce misure fiscali temporanee per incentivare la partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali. Queste disposizioni, valide esclusivamente per l’anno 2025, offrono opportunità significative per le imprese che adottano una visione strategica del coinvolgimento dei dipendenti.

Agevolazione fiscale sulla distribuzione degli utili

Per il 2025, le imprese che distribuiscono utili ai propri dipendenti possono beneficiare di un’imposta sostitutiva ridotta al 5% su importi fino a 5.000 euro per ciascun lavoratore, rispetto al precedente limite di 3.000 euro. Questa agevolazione è subordinata alle seguenti condizioni:

  • Quota minima di utili distribuiti: almeno il 10% degli utili complessivi deve essere destinato ai lavoratori.

  • Accordo collettivo: la distribuzione deve avvenire in esecuzione di contratti collettivi aziendali o territoriali sottoscritti da soggetti rappresentativi.

  • Limite reddituale: i dipendenti beneficiari devono aver percepito, nell’anno precedente, un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro.

Esenzione parziale sui dividendi da azioni sostitutive dei premi

La legge introduce, sempre per il 2025, un’esenzione del 50% sulle imposte sui dividendi derivanti da azioni assegnate ai dipendenti in sostituzione dei premi di risultato. L’esenzione si applica fino a un massimo di 1.500 euro annui per ciascun lavoratore. Oltre tale soglia, si applica l’ordinaria ritenuta del 26%.

Implicazioni strategiche per le imprese

Queste misure offrono alle imprese l’opportunità di:

  • Fidelizzare i dipendenti: attraverso la partecipazione agli utili, si rafforza il legame tra lavoratore e azienda.

  • Ottimizzare il carico fiscale: le agevolazioni permettono una gestione più efficiente delle risorse finanziarie.

  • Promuovere la produttività: incentivando i dipendenti a contribuire attivamente al successo dell’impresa.

Esempio pratico 1: impresa manifatturiera

Un’azienda manifatturiera con 100 dipendenti decide di distribuire il 12% degli utili, pari a 500.000 euro, ai lavoratori. Ogni dipendente riceve 5.000 euro, beneficiando dell’imposta sostitutiva del 5%. L’azienda, attraverso un accordo collettivo, rafforza il senso di appartenenza e ottiene vantaggi fiscali significativi.

Esempio pratico 2: società di servizi

Una società di servizi opta per convertire i premi di risultato in azioni, assegnando a ciascun dipendente azioni del valore di 3.000 euro. I dividendi percepiti nel 2025, fino a 1.500 euro, godono dell’esenzione del 50%. Questo approccio stimola l’interesse dei dipendenti per le performance aziendali e favorisce una cultura orientata ai risultati.

Considerazioni finali

Le disposizioni della Legge n. 76/2025 rappresentano un’opportunità per le imprese di adottare politiche retributive innovative, allineando gli interessi dei dipendenti con quelli aziendali. Tuttavia, la natura temporanea di queste misure richiede una pianificazione attenta e tempestiva.



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