Orsini (Confindustria) lancia l’allarme: “Subito un Piano straordinario, imprese italiane a rischio tenuta” – TorinoNews24

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Orsini (Confindustria) lancia l’allarme: “Subito un Piano straordinario

Orsini lancia da Bologna un “Piano industriale straordinario” per rilanciare l’Italia e l’Europa

Dal palco dell’EuropAuditorium, il presidente di Confindustria si rivolge a Meloni e Metsola: “Serve un cambio di marcia su investimenti, lavoro ed energia”

Un piano straordinario, «italiano ed europeo», per rimettere al centro l’industria e rilanciare la crescita. È l’appello lanciato ieri dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, dal palco del teatro EuropAuditorium di Bologna, simbolicamente lontano da Roma per sottolineare la presenza capillare dell’associazione sul territorio. Un messaggio forte e diretto, rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola: servono misure strutturali, coraggio politico e una visione condivisa per affrontare le grandi sfide economiche.

Un “New Generation EU” per l’industria

Orsini ha invocato un piano industriale straordinario che non si limiti alle leggi di Bilancio, ma guardi oltre. L’obiettivo? Raggiungere almeno il 2% di crescita del PIL nel prossimo triennio. Per farlo, Confindustria propone di liberare risorse, fino a 8 miliardi di euro l’anno per tre anni, attingendo ai fondi inutilizzati del PNRR o riformando i fondi di coesione. Ma è l’Europa a dover fare un salto di qualità: «Combattiamo la guerra commerciale come quella della Difesa», ha detto Orsini, chiedendo che gli investimenti industriali siano esclusi dai vincoli del Patto di stabilità.

Semplificare le regole per competere

Per Orsini il nodo non è tanto la mancanza di fondi, quanto il metodo: serve una semplificazione normativa profonda per ridare centralità alla competitività. In questo senso, Confindustria rilancia l’Ires premiale e il ripristino dell’Ace per le imprese. Misure strutturali, non temporanee, in grado di dare respiro e visione all’apparato produttivo italiano ed europeo.

Energia e nucleare: “Agire con urgenza”

Tra i punti più critici toccati da Orsini c’è il tema dell’energia, definito «un vero dramma che si compie ogni giorno». I costi restano insostenibili per molte imprese, e sebbene Confindustria registri positivamente l’apertura della premier Meloni sul disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello delle rinnovabili in bolletta, l’urgenza di intervento resta alta. Sul nucleare, Orsini è netto: «Non ci possono essere divisioni politiche».

Lavoro: salari, sicurezza e rappresentanza

Infine, un forte richiamo al mondo del lavoro. Non solo sicurezza – dove Orsini propone un accordo con governo e sindacati per incentivare formazione e prevenzione, anche usando l’avanzo Inail – ma anche salari, definiti «un problema nazionale». Contro i contratti pirata e per una maggiore rappresentatività nelle trattative, il presidente di Confindustria chiama i sindacati a una battaglia comune. Dal cuore produttivo dell’Emilia-Romagna arriva dunque una proposta ambiziosa: un “New Generation EU” per l’industria, capace di coniugare crescita, sostenibilità e innovazione. Un appello che chiama in causa politica, istituzioni e parti sociali, nella convinzione che solo attraverso un grande piano industriale condiviso si possa davvero rilanciare l’Italia e contribuire a rafforzare l’Europa.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link