Fondi agricoli, Confagricoltura: dal Tavolo Verde rassicurazioni sul rischio disimpegno

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Fondi agricoli, Confagricoltura: dal Tavolo Verde rassicurazioni sul rischio disimpegno.

Restano tuttavia forti preoccupazioni sui tempi di spendita

Cagliari, 2 giugno 2025 – “A oggi, permangono forti preoccupazioni sul rischio di disimpegno delle risorse comunitarie agricole, per il periodo di programmazione 2014-2022, destinate allo sviluppo rurale dal PSR della Regione Sardegna. Preoccupazioni che hanno trovato conferma anche nelle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi dopo l’audizione della V Commissione consiliare che ha ascoltato il direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura, Giorgio Cicalò”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, che con i vertici regionali dell’organizzazione agricola hanno analizzato i dati diffusi in occasione dell’ultimo tavolo verde da Assessorato e Argea: sebbene più ottimistici, non rappresentano tuttavia una solida rassicurazione sul fatto che l’obiettivo di spesa, per cui è prevista la spendita di circa 168 milioni entro il prossimo 31 dicembre, sarà effettivamente rispettato. Un traguardo che, se non raggiunto, provocherebbe la restituzione di milioni di euro a Bruxelles gravando pesantemente sulle casse della Regione costretta a onorare gli impegni assunti con le imprese attraverso nuovi fondi derivanti dal bilancio generale. Le risorse a rischio – ha spiegato – sono a carico, principalmente, delle misure a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole, ma anche per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali e per il sostegno allo sviluppo locale”.

Fondi agricoli, Confagricoltura: dal Tavolo Verde rassicurazioni sul rischio disimpegno

Il presidente regionale ha poi precisato come Confagricoltura Sardegna abbia, in più occasioni, sempre ribadito l’idea di come la politica regionale dovrebbe muoversi in materia di agricoltura con i fondi comunitari. “L’azione pubblica deve essere orientata a soddisfare i reali bisogni prioritari delle aziende sarde, che sono, per noi, il continuo miglioramento della competitività e il rafforzamento della loro sostenibilità economica, nonché il potenziamento della capacità a operare sui mercati interni e d’oltremare. Obiettivi che possono essere raggiunti sostenendo gli investimenti fisici nelle aziende. Da troppo tempo, però, la Sardegna utilizza le risorse comunitarie per lo sviluppo rurale prevalentemente per misure che di fatto funzionano ormai come sostegno al reddito, trascurando invece gli investimenti per innovazione e nuova riorganizzazione produttiva da cui si possono generare ricchezza e sviluppo, e che riteniamo siano la leva principale per poter dare un futuro al comparto”.

Stefano Taras ha quindi ricordato: “Nel 24esimo Comitato di sorveglianza, tenuto a dicembre scorso, abbiamo accettato, con senso di responsabilità e per evitare il disimpegno, che venisse finanziata un’annualità delle Misure 13 (Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici) e 14 (Benessere degli animali), destinando a tal fine la somma complessiva di 69milioni di euro. In quell’occasione – ha osservato il presidente – abbiamo sollecitato con decisione soluzioni organizzative volte a potenziare l’avanzamento della spesa sulle Misure a investimento con lo scorrimento delle graduatorie. Sempre in Comitato di sorveglianza abbiamo quindi proposto, come fatto già altre volte in passato, la pubblicazione del bando sugli Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende. A tutt’oggi, dispiace dirlo, non solo non abbiamo avuto rassicurazioni su quanto richiesto per le graduatorie, ma non abbiamo ancora visto alcun bando per gli investimenti. Di questo passo il rischio reale è che, ancora una volta, ci troveremo alla fine della programmazione a dover rinunciare agli interventi per potenziare la competitività delle imprese agricole a solo vantaggio, invece, delle solite misure di sostegno a capo animale e a superficie agricola utilizzata. La nota positiva di questi ultimi confronti istituzionali – ha concluso il presidente di Confagricoltura Sardegna – è la proposta avanzata nel tavolo verde dall’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta, sulla necessità di intervenire con una riforma delle agenzie agricole Laore e Argea. Una riorganizzazione che possa migliorarne l’operatività e quindi il confronto con le altre strutture regionali, a partire da quelle dell’Assessorato stesso, con cui è necessario operare e collaborare in totale sinergia”.



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