Contributi per il turismo invernale sull’appennino toscano: risorse e comuni interessati

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Il ministero del turismo ha pubblicato il 30 maggio 2025 un avviso pubblico che definisce le modalità di distribuzione dei fondi per sostenere il comparto turistico nei comuni dell’Appennino con impianti sciistici. La misura riguarda il decreto-legge n. 113 dell’8 agosto 2024 e punta a compensare le perdite subite durante la stagione invernale 2023-2024, colpita da scarse nevicate e calo di visitatori. In Toscana, il contributo coinvolge specifici comuni della dorsale appenninica, con un’ampia platea di attività legate al turismo della montagna.

La misura del ministero del turismo per le aree sciistiche dell’appennino

Il decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, e la successiva legge di conversione 7 ottobre 2024, n. 143, mirano a sostenere le imprese operanti nei comprensori sciistici appenninici, danneggiate da un inverno con scarsità di neve. L’articolo 20 del decreto autorizza una spesa di 13 milioni di euro per il 2024, per erogare contributi a fondo perduto. I destinatari sono molte categorie collegate al turismo invernale: gestori di impianti di risalita e innevamento artificiale, maestri e scuole di sci, noleggiatori di attrezzature, agenzie di viaggio, tour operator, stabilimenti termali, strutture ricettive e ristoranti che operano nei comuni della dorsale appenninica.

Le modalità di accesso all’aiuto

La misura intende contrastare le riduzioni di ricavi registrate tra novembre 2023 e marzo 2024, confrontandole con lo stesso periodo della stagione 2021-2022. Possono accedere all’aiuto solo chi ha subito una diminuzione dei ricavi superiore al 30%, come da norme fiscali specifiche e b), del Testo unico delle imposte sui redditi). Le domande vanno presentate al ministero del turismo attraverso la procedura indicata nell’avviso pubblico datato 30 maggio 2025.

I comuni toscani del comprensorio amiata coinvolti nel bando ristori

In Toscana, il sostegno interessa le attività nei comuni individuati dall’articolo 59 comma 3 della legge regionale 29 dicembre 2014, n. 86. Nel comprensorio sciistico del monte Amiata risultano inclusi i comuni di Castel del Piano e Seggiano, entrambi in provincia di Grosseto, e Abbadia San Salvatore nell’aretino. Questi territori sono riconosciuti come vocati agli sport invernali di interesse locale e ricadono nelle aree individuate dalla legge regionale per interventi mirati al turismo invernale.

Altri comprensori toscani coinvolti

Questi comuni, insieme a quelli degli altri comprensori toscani della Garfagnana, della montagna pistoiese e di Zeri, sono autorizzati a partecipare al bando e a richiedere i fondi destinati al ristoro delle perdite di giro d’affari dovute alla stagione sciistica negativa 2023-2024. Le attività ammissibili sono identificate tramite codici ATECO specificati nel bando, riguardanti tutte le professioni e imprese collegate al turismo bianco.

I ringraziamenti e la collaborazione tra ministero e federfuni italia

Il testo ufficiale del bando contiene anche un ringraziamento rivolto alla ministra del turismo, Daniela Santanchè, per aver promosso questa iniziativa di supporto alle stazioni invernali dell’Appennino. Viene sottolineata la collaborazione con FEDERFUNI Italia, rappresentata dal presidente Andrea Formento, che ha lavorato con il ministero per definire criteri chiari e una procedura di erogazione efficiente. La sinergia tra ministero e federfuni ha permesso di estendere il contributo non solo ai gestori degli impianti di risalita ma all’intera filiera del turismo invernale, un elemento di rilievo per l’intero comparto.

Il ruolo delle organizzazioni nella definizione del bando

La partecipazione di queste organizzazioni ha contribuito a creare un sistema di ristori calibrato sulle reali esigenze delle imprese e professionisti, sottolineando l’importanza di includere tutte le attività che ruotano intorno allo sci e al turismo montano. L’iniziativa rappresenta, dunque, una risposta pubblica diretta alle difficoltà del settore in un periodo di bassi flussi turistici dovuti a condizioni climatiche avverse.

Le aree interessate sull’appennino tosco-emiliano e le categorie di attività coinvolte

L’articolo 59, comma 3 della legge regionale Toscana 86/2014 definisce chiaramente le aree vocate agli sport invernali nella regione. Il comprensorio dell’Amiata è uno di questi, insieme ai comprensori della Garfagnana, della montagna pistoiese e di Zeri. Ognuno include numerosi comuni montani con impianti e servizi dedicati al turismo sulla neve.

Le categorie di attività e imprese interessate

I soggetti interessati dal bando spaziano dai gestori degli impianti di risalita, responsabili anche dell’innevamento artificiale e della preparazione delle piste, ai noleggiatori di attrezzature per sport invernali. Vi rientrano inoltre i maestri di sci iscritti negli appositi albi, le scuole di sci dove operano quei maestri, nonché le agenzie di viaggio e i tour operator che organizzano pacchetti turistici per queste zone. Anche stabilimenti termali e attività ricettive, come alberghi e ristoranti, possono rivendicare il contributo laddove abbiano sede nei comuni ricadenti nelle aree sciistiche della dorsale appenninica.

Questo insieme di attività rappresenta la rete che sostiene il turismo invernale locale, fortemente condizionato dalla presenza di neve sufficiente. La scarsità di precipitazioni nevose nella stagione 2023-2024 ha eroso una parte significativa dei ricavi di queste realtà, motivo per il quale il sostegno previsto dalla legge punta a compensare questa situazione di difficoltà.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link