Il progetto di Anci e UPI contro incidentalità da alcool e droghe

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L’iniziativa relativa alla mobilità sicura proposta da Anci e UPI si rivolge soprattutto ai giovani e mira a standardizzare esperienze realizzate e sviluppare progetti sperimentali per contrastare incidentalità da alcool e droghe.


Quasi il 50% delle condotte sanzionate alla guida sotto effetto di alcool o di stupefacenti vede coinvolti direttamente i giovani e per lo più nelle ore notturne. E’ partendo da questo dato sulle incidentalità rilevato da Istat e da quello monitorato sulle sanzioni, specchio di un fenomeno allarmante, che nasce ‘Mobilità Sicura’, il progetto realizzato in collaborazione tra il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Anci e l’Unione Province d’Italia (UPI) e presentato il 5 giugno a Roma, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri in rappresentanza di Anci. L’obiettivo è ridurre l’incidentalità stradale e contribuire al risultato di dimezzare il numero delle vittime e feriti gravi entro il 2030.

Il progetto Mobilità Sicura – ha detto Gualtieri – consente di rafforzare il sistema dei controlli rispetto a chi guida sotto effetto di alcool o di stupefacenti. Roma Capitale ha istituito un laboratorio mobile per i test anti-alcool e anti-droga che consente di verificare immediatamente se le persone fermate guidano in condizioni potenzialmente pericolose”. Per il sindaco della Capitale “il progetto è molto utile. Ringrazio la presidenza del Consiglio dei ministri per il supporto e le risorse, che ci hanno consentito di fare un altro passo avanti nel rafforzamento della sicurezza stradale. Resta molto da fare sul controllo dell’altra grande causa di incidenti stradali, la velocità”.

Mobilità sicura: il progetto di Anci e Upi per contrastare incidentalità da alcool e droghe

L’iniziativa, che coinvolge dieci città Metropolitane (Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze, Genova, Bologna, Bari, Catania e Palermo) e venti province più esposte al fenomeno dell’incidentalità stradale, vuole sensibilizzare la popolazione con attività per una maggiore conoscenza e consapevolezza sui principali fattori di rischio dell’incidentalità stradale. I destinatari principali dell’iniziativa sono i giovani, mentre le attività coinvolgono gli operatori dei vari settori interessati, come Forze dell’ordine, Polizie locali, personale sanitario e personale scolastico.

Saranno perseguiti tre obiettivi:

  • la promozione e realizzazione di attività e azioni di prevenzione, attraverso interventi educativi mirati e campagne di sensibilizzazione pubblica;
  • la diffusione della cultura della sicurezza stradale sul territorio, per rendere i giovani più consapevoli delle conseguenze delle loro azioni ed aiutarli a prendere decisioni le linee di azione responsabili sulla strada;
  • ed infine, la realizzazione di tavoli metropolitani per la sicurezza stradale con la partecipazione di diversi soggetti istituzionali e delle organizzazioni impegnate nella sicurezza stradale con un incremento di controlli stradali mirati.

Ogni Città metropolitana ha redatto uno specifico progetto territoriale, valutato da Anci, che supporta e coordina a livello nazionale, prevedendo una campagna di comunicazione, attività di formazione ed educazione alla promozione di comportamenti sicuri alla guida nonché l’attuazione di mirati controlli stradali, in orario serale/notturno, in prossimità dei luoghi di aggregazione giovanile e sulle arterie stradali limitrofe.

Sarà anche sviluppata una ricerca accademica sul campo, che partendo dall’analisi dei fabbisogni dei 56 nuclei di polizia locale specializzati in educazione stradale, consenta sia una ricognizione dei soggetti che si occupano di educazione stradale che una raccolta delle buone pratiche, con l’obiettivo di pubblicare linee guida sull’educazione rivolte agli operatori degli enti locali.


Fonte: Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani; UPI – Unione Province d’Italia




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