Vini d’Abbazia: “Le vie del Giubileo, turismo e imprese”. Un incontro tra tradizione vitivinicola e territorio

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L’Abbazia di Fossanova ha ospitato ieri il convegno “Le vie del Giubileo, turismo e imprese: strategie per una crescita integrata del territorio”, evento cardine – nell’ambito della manifestazione “Vini d’Abbazia” – dedicato alla valorizzazione del patrimonio vitivinicolo laziale come motore di sviluppo turistico e imprenditoriale sostenibile.

L’iniziativa, promossa da Regione Lazio, Arsial e Camera di Commercio Frosinone-Latina, ha messo a confronto istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo accademico e produttivo, in occasione del Giubileo.

Vini d’Abbazia si conferma non solo vetrina di eccellenze enologiche, ma anche spazio di riflessione strategica sul futuro delle aree interne, puntando su un’agricoltura di qualità, sul turismo esperienziale e sul dialogo tra cultura e impresa.

Ad aprire il confronto, Padre Pablo Scaloni, dell’Abbazia di Fossanova, con un focus dedicato al Giubileo. Il Presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina, Giovanni Acampora, a margine del convegno, ha evidenziato: “Vini d’Abbazia è l’esempio concreto di come la tradizione possa incontrare l’innovazione, generando valore per il territorio. Il Giubileo 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la rete tra turismo, agroalimentare e impresa, pertanto la Camera di Commercio crede fortemente in questi percorsi integrati, capaci di sostenere crescita e occupazione, valorizzando le peculiarità locali e rilanciando le aree rurali con una visione moderna e sostenibile. Inserire “Vini d’Abbazia” nel progetto regionale “Le vie del Giubileo” ha il senso concreto del fare squadra; dobbiamo continuare a lavorare insieme per creare un’offerta che spinga verso la destagionalizzazione dei flussi turistici, puntando sui fattori distintivi dei nostri territori attraverso proposte culturali di spessore, come questa manifestazione”.

Luigi Niccolini, Presidente dell’Azienda Speciale Informare, ha aggiunto: “Questo appuntamento dimostra la centralità delle imprese vitivinicole nel sistema economico locale e il potenziale enorme legato al turismo esperienziale. Puntare sulle connessioni tra la spiritualità dei tanti luoghi dei nostri territori e le eccellenze enogastronomiche offre una narrazione dei nostri territori che si fonda sull’identità delle nostre comunità e che ha una grande capacità di attrazione. Informare è al fianco delle imprese per accompagnarle in percorsi di internazionalizzazione e promozione, e continueremo a lavorare per rafforzare il legame tra cultura, impresa e territorio”.

Il Prof. Ernesto Di Renzo, per l’Università di Tor Vergata, ha spiegato: “I vini d’Abbazia posseggono un potenziale immaginativo e un’attrattività turistica enorme in quanto riconducono simbolicamente e spazialmente il vino all’ambito che più gli è consono: quello dei luoghi della storia, quello della religione, e quello della spiritualità. Proprio queste ultime due categorie, religione e spiritualità, li ricollegano poi direttamente e indissolubilmente al Giubileo in quanto pellegrinaggio. E il pellegrinaggio, in quanto viaggio della fede, si collega direttamente all’esperienza turistica. Un’esperienza che nell’immersione olistica dei luoghi, degli ambienti, delle comunità e delle culture trova il suo livello massimo di realizzazione”.

È poi intervenuto Carmine Daniele, Vice Direttore generale BCC Gruppo ICCREA, che ha dichiarato: “BCC Roma è la più grande Banca di Credito Cooperativo italiana. Siamo una banca di prossimità la cui missione prioritaria è quella di favorire la crescita sostenibile delle comunità che serviamo, con particolare attenzione a quelle filiere culturali e produttive che sono la ricchezza dei nostri territori. Ecco perché la nostra presenza qui oggi è centrale. Operiamo in 4 regioni, con 195 sportelli, serviamo più di 450.000 clienti e oltre 56.000 soci”.

A concludere i lavori Massimiliano Raffa, Presidente Arsial, che ha argomentato: “Iniziative come Vini d’Abbazia testimoniano il valore profondo del vino, inteso non soltanto come prodotto, ma come strumento di racconto, rigenerazione e coesione per i territori. Il Lazio custodisce una tradizione vitivinicola millenaria, oggi sempre più orientata alla qualità, alla sostenibilità e alla valorizzazione delle produzioni locali.  Con l’ingresso, quest’anno, nel progetto Le Vie del Giubileo, la manifestazione assume un rilievo ancora maggiore, riaffermando il ruolo del vino come simbolo di condivisione, memoria e spiritualità. In questo scenario le aziende vitivinicole laziali non solo preservano saperi antichi, ma si affermano come protagoniste di un’evoluzione che coniuga radici e futuro, contribuendo in modo determinante allo sviluppo economico, sociale e culturale. In tal senso, mi sento di poter parlare anche a nome dell’Assessore Giancarlo Righini nel ribadire quanto la Regione Lazio creda in questo percorso: Regione e Arsial sono al fianco delle imprese in stretta sinergia con le istituzioni locali, attraverso interventi mirati di sostegno, promozione e accompagnamento strategico, con l’obiettivo di portare il sistema agroalimentare regionale a esprimere pienamente il proprio potenziale”.

Per i saluti istituzionali è intervenuto il Sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia che ha espresso tutta la sua soddisfazione per questa nuova edizione della kermesse nel suo comune. A moderare l’incontro la giornalista RAI Roberta Ammendola.

L’evento ha confermato, ancora una volta, come il Lazio possa contare su un sistema imprenditoriale vivace e su eccellenze agroalimentari capaci di raccontare il territorio al mondo, con autenticità e visione.

L’edizione 2025 di Vini d’Abbazia è associata al progetto regionale Le Vie del Giubileo, promosso da Regione Lazio e ARSIAL in occasione dell’Anno Santo 2025, con l’obiettivo di valorizzare i luoghi della spiritualità, dell’accoglienza e dell’enogastronomia.

I numeri della kermesse

30 banchi d’assaggio

23 Abbazie italiane

10 Abbazie francesi

1 Abbazia georgiana

11 cantine della Strada del vino della provincia di Latina

10 cantine del Cesanese del Piglio DOCG

6 cantine del Consorzio Cori doc

10 del Consorzio del Cabernet di Atina dop

28 cantine di Consorzio vignaioli del Lazio.



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