Bonus ricercatori: dal Pnrr 10 mila euro di credito fiscale per chi li assume

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di
Alessia Conzonato

Un emendamento al dl Pnrr-Scuola intende aumentare a 10 mila euro il credito d’imposta rivolto alle aziende per assumere ricercatori under 35. Un bonus annuale da utilizzare massimo 3 anni consecutivi

Un nuovo incentivo fiscale, del valore di 10 mila euro, per le imprese che assumono ricercatori under 35. È quanto prevede un emendamento al decreto legge Scuola (45/2025), parte integrante del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), approvato dalla commissione Istruzione del Senato. L’obiettivo è favorire la transizione tecnologica e innovativa, oltre che rafforzare il reparto della ricerca nel sistema produttivo italiano.

Le condizioni di assunzione

Nel dettaglio, si tratta di un bonus a valenza annuale che può essere applicato per un massimo di tre anni consecutivi. È rivolto alle aziende private che intendono integrare la propria forza lavoro con nuove risorse seguendo alcuni parametri: innanzitutto, devono avere un’età inferiore a 35 anni e poi dovranno firmare un contratto a tempo indeterminato o a termine di almeno 12 mesi. Inoltre, l’attività svolta dovrà riguardare specificamente ricerca e sviluppo e l’azienda dovrà essere regolarmente iscritta e in regola con gli obblighi contributivi. L’intento del provvedimento è anche allargare la platea di beneficiari includendo le startup innovative, in linea con le strategie di sviluppo dell’ecosistema tecnologico.




















































La misura oggi

L’emendamento ora dovrà essere sottoposto alla Camera e, se dovesse ricevere il via libera (la conversione in legge è prevista entro venerdì 6 giugno), sostituirà le modalità precedenti previste per il cosiddetto bonus assunzioni ricercatori. Al momento, infatti, ha un valore massimo di 7.500 euro, è utilizzabile per un massimo di due anni ed è finalizzato alla crescita strategica delle aziende e alla specializzazione del capitale umano, come da decreto Pnrr del 2023.

Credito d’imposta

Si tratta di un credito d’imposta che può arrivare fino a 10 mila euro e potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24. Il fondo a disposizione per finanziare la misura ammonta a 150 milioni di euro, da cui il governo punta a finalizzare 15 mila posti di lavoro a tempo indeterminato, favorendo il passaggio di competenze scientifiche e tecnologiche dalle realtà accademiche a quelle industriali.

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8 giugno 2025



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