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Dopo l’ok del Consiglio dei ministri al decreto-legge sugli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2027 per i lavoratori della Beko Siena (e non solo), sindacati e operai attendono importanti novità per quanto riguarda l’acquisizione da parte di Invitalia dello stabilimento di viale Toselli, passo cruciale per la futura reindustrializzazione del sito. La trattativa, come riportato durante l’incontro a Palazzo Pubblico tra sigle sindacali e il sindaco Nicoletta Fabio di due giorni fa, procede spedita e in occasione del Palio di luglio potrebbero giungere importanti novità in merito.
Il Comune di Siena ha invitato infatti per il Palio dedicato alla Madonna di Provenzano il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, nei giorni 2 e 3 luglio. Dopo la Carriera il ministro dovrebbe fare visita allo stabilimento e la speranza condivisa è che arrivino gli attesi annunci: “Confidiamo che possa comunicare sviluppi concreti – ammette Daniela Miniero di Fiom Cgil Siena – la trattativa tra Invitalia e Duccio Immobiliare sta andando avanti, ci sono interlocuzioni in corso”. Anche Giuseppe Cesarano Cisl Siena e Massimo Martini Uil Siena confermano che l’arrivo del ministro Urso a Siena potrebbe essere foriero di positive notizie: una volta che lo Stato avrà la proprietà dell’immobile si aprirà poi una nuova e complessa fase, ma c’è fiducia. Circolano voci su almeno 2-3 soggetti valutati dall’advisor Sernet, ma la situazione chiaramente è tutta in divenire.
Nel frattempo, si dovrà mettere nero su bianco sulla faccenda ammortizzatori sociali e uscite incentivate. Nell’ultima settimana di giugno ci sarà un nuovo incontro al ministero per valutare e analizzare il testo del decreto e i vari tecnicismi, così da poter apporre le firme e far partire la procedura per le prime uscite volontarie incentivate: al momento sono circa 30-40 le persone che saluteranno l’azienda con nuove prospettive di lavoro all’orizzonte. “La procedura – fa sapere Cesarano – si dovrebbe concludere entro il 30 luglio”. Resterebbero comunque 250 lavoratori da tutelare. “Lo strumento – ammonisce Miniero – dovrà essere di natura conservativa e non dismissiva. Se entro il 2027 non sarà trovato un nuovo soggetto dobbiamo poterci risedere a un a tavolo”.
Infine, il 17 giugno si terrà un nuovo incontro in Provincia, con le parti interessate, per fare il punto della situazione sulla vertenza e i recenti passi in avanti: “Vogliamo sviluppare un tavolo che coinvolga tutto il territorio” è l’obiettivo dichiarato da Martini.
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