Design thinking nell’innovazione delle imprese, per poter ridefinire le abitudini e il mercato

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“Per ottimizzare i processi il mio consiglio è di non aver paura e di utilizzare nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale”. Indubbiamente sarà più facile per i giovani, “ma chi non riuscirà ad utilizzare l’intelligenza artificiale rischia di esserne sostituito. L’Ai impone alle imprese di ripensare processi e strategie, per rimanere competitive in un mercato in continua evoluzione. Questa tecnologia non solo sta ridefinendo il concetto di efficienza e produttività”. Ieri sera Davide Bosio, giovane ingegnere gestionale e aereospaziale, ha accompagnato nel futuro i partecipanti alla conviviale del Rotary Crema al Ridottino. Ha parlato di Design thinking nei processi di innovazione delle imprese.

 

Innovazione incrementale e radicale

“Il design thinking è una metodologia sempre più diffusa nella gestione dei progetti innovativi” e si sviluppa in due fasi principali: “la prima mira a una reale comprensione del problema, la seconda si concentra sull’individuazione delle soluzioni più efficaci”. Durante la sua relazione, Bosio ha approfondito due tipologie di innovazione: incrementale e radicale. “L’innovazione incrementale si basa sul miglioramento progressivo di prodotti e processi già esistenti, attraverso ricerca e sperimentazione. È un’evoluzione all’interno di un settore noto, senza cambiamenti rivoluzionari. L’innovazione radicale comporta una rottura con il passato: esplora nuovi ambiti, incrocia discipline diverse e porta soluzioni dirompenti. Un esempio emblematico è l’iPhone di Apple, che ha trasformato il concetto stesso di telefono cellulare, ridefinendo il mercato e le abitudini degli utenti”.

 

Aprirsi alle collaborazioni

L’ingegnere cremasco ha spiegato che “in un mondo sempre più interconnesso, le aziende non possono più limitarsi a sviluppare idee internamente, ma devono aprirsi a collaborazioni con università, centri di ricerca, start up e partner strategici”. Comunemente definita ‘open innovation’, “è un approccio che permette di superare la mentalità del ‘non l’abbiamo inventato noi’, favorendo un ambiente in cui nuove idee e soluzioni emergano grazie a contaminazioni esterne”. Ricapitolando: “Il design thinking, l’innovazione e l’intelligenza artificiale sono tematiche centrali per il futuro. In un mondo in continua evoluzione, saper adottare nuovi approcci strategici è fondamentale per rimanere competitivi e affrontare le sfide del mercato con successo”. Un piccolo aiuto? Empatizzare, definire, ideare, realizzare un prototipo e testare.





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