Sostegno alla filiera dei giornali. L’apprezzamento degli editori

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L’annuncio l’ha dato Alberto Barachini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria: “Abbiamo a cuore il futuro delle edicole, presidio fondamentale di democrazia, pluralismo e tutela dei territori. Per questo stiamo lavorando a misure di sostegno per il settore e per tutta la filiera editoriale”. E la notizia di un imminente “Dpcm con incentivi sia per le edicole, sia per gli esercizi commerciali che hanno punti vendita dedicati, sia per i distributori” ha riscosso ieri la reazione positiva degli editori.

Il Consiglio generale della Federazione italiana editori giornali – che ieri avveva la sua riunione – in una nota esprime “apprezzamento per l’impegno assunto dal Governo di varare in tempi brevi misure di sostegno al settore in continuità con quanto già realizzato negli anni scorsi”.

Per contrastare gli effetti derivanti dall’incremento dei costi di produzione e per sostenere la domanda di informazione di qualità, gli editori della Fieg ritengono necessario confermare le forme di sostegno concesse negli scorsi anni alle imprese del settore – come il contributo per copia venduta – e alle edicole, prevedendo interventi anche in favore degli esercizi commerciali con punti di vendita dedicata alla stampa e in favore dei distributori di giornali. La conferma e l’estensione degli incentivi alla “filiera distributiva e di vendita” punta a rafforzare le iniziative di apertura o di riapertura di punti vendita – oggetto, peraltro, della recente campagna di comunicazione della Fieg – quanto mai necessarie per garantire la capillarità della rete.

Nell’ambito della prossima realizzazione della ricerca integrata Audicom che – per la prima volta – misurerà la fruizione di contenuti multimediali, editoria e/o pubblicitari mediante internet e stampa quotidiana e periodica, il Consiglio ha, inoltre, espresso soddisfazione per l’avvio di un dialogo costruttivo con l’associazione delle imprese che investono in pubblicità (Upa) e con l’associazione delle aziende della comunicazione (Una) per la promozione di iniziative volte a sensibilizzare il mercato pubblicitario sull’importanza dell’informazione di qualità e dei brand degli editori della stampa, con la corretta valorizzazione dell’audience sia delle testate edite che dei siti web pubblicati.

Non solo. Sulla Gazzetta Ufficiale di martedì è stata pubblicata la Legge 21 febbraio 2025, n. 16, sulle “misure urgenti in materia di cultura”. La stessa che, al comma 5 dell’articolo 3 del decreto-legge – come convertito dal Parlamento – istituisce in via sperimentale, nello stato di previsione di spesa del Ministero della cultura, un fondo da ripartire con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2025 finalizzato ad ampliare l’offerta culturale dei quotidiani in formato cartaceo attraverso il potenziamento delle pagine dedicate alla cultura, allo spettacolo e al settore audiovisivo.

Le modalità di riparto del fondo saranno definite da uno o più decreti del ministro della cultura, di concerto col Mef.



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