Energia, apre il nuovo bando della Regione: 8 milioni di contributi ai Comuni per le rinnovabili

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Genova. Otto milioni di euro per migliorare le prestazioni energetiche del patrimonio pubblico attraverso l’installazione di impianti rinnovabili. È quanto ha stanziato Regione Liguria per ridurre i consumi negli edifici pubblici o a uso pubblico.

A presentare la misura, rivolta a quegli enti locali come Città Metropolitana, Province e comuni fino a 40mila abitanti, l’assessore all’Energia Paolo Ripamonti e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana. Sul portale “Bandi On Line” di Filse è già aperta la modalità offline dello strumento, a valere sulle risorse del PR Fesr 2021-2027. Le domande saranno presentabili dal 20 maggio al 10 giugno.

“L’apertura di questo bando – commenta l’assessore Ripamonti – segna un passo concreto nell’impegno condiviso per una transizione energetica sostenibile, con il patrimonio pubblico ancora una volta modello di riferimento. Ringrazio gli amministratori presenti: il loro coinvolgimento è essenziale per costruire una rete forte e capillare. Questo è solo il primo di una serie di incontri pensati per accompagnare i territori lungo tutto il percorso”.

“Ringrazio i tanti amministratori che, in presenza o collegati, hanno preso parte all’incontro odierno. È bene divulgare questa nuova possibilità che l’amministrazione regionale mette a disposizione degli enti locali per ridurre le spese e produrre energia pulita – sottolinea il consigliere delegato Piana -. Il patrimonio pubblico, così come quello privato, richiede talvolta interventi che le amministrazioni, specie quelle piccole, non riuscirebbero ad affrontare in autonomia. Con questa nuova misura, dopo aver in una precedente edizione supportato gli interventi delle imprese, affianchiamo gli enti locali con un cofinanziamento a fondo perduto che, in alcuni casi, può raggiungere il 100% dell’investimento effettuato. Un segnale concreto della strada tracciata da Regione per raggiungere l’obiettivo di aumentare di 1,059 GW da qui al 2030 la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

L’investimento complessivo per essere ritenuto ammissibile non dev’essere inferiore ai 100mila euro e deve garantire una potenza di produzione di energia rinnovabile pari almeno a 100 kW. L’agevolazione regionale consiste in un contributo a fondo perduto a copertura del 70% delle spese sostenute. Tale importo è elevato all’80% nel caso il richiedente fosse un Comune con meno di 2mila abitanti, fino al 100% nel caso il Comune rientrasse in una delle otto Aree Interne riconosciute da Regione Liguria (Valli dell’Antola e del Tigullio, Beigua Sol, Val di Vara, Valle Arroscia, Imperiese, Val Fontanabuona, Bormida Ligure e Valle Scrivia).

In ogni caso, il contributo massimo concedibile a domanda è di un milione di euro. Sono consentiti interventi relativi all’installazione di impianti la cui energia prodotta sia destinata all’autoconsumo (come il solare termico, il fotovoltaico, le biomasse, il geotermico, il mini-eolico e il mini-idroelettrico), al miglioramento delle prestazioni esistenti (con rinnovo dei componenti dell’impianto originario o riconfigurazione del layout) o alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore collegate all’impianto a fonte rinnovabile.





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