Foligno, sequestrato il cantiere Pnrr del ciclodromo di Corvia

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di C.F.

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Perugia hanno sequestrato a Foligno l’area di cantiere adiacente al ciclodromo “Casini” di Corvia, dove erano in corso lavori di riqualificazione dell’impianto sportivo finanziati con fondi del Pnrr ottenuti dal Comune di Foligno, estraneo naturalmente alle contestazioni, denunciato due persone ed emesso sanzioni per 23 mila euro. I sigilli sono scattati a seguito di un’ispezione compiuta nei giorni scorsi che ha fatto emergere «gravi violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro», ma nelle ultime ore il sequestro è stato convalidato dal gip del Tribunale di Spoleto.

La riqualificazione Naturalmente informata, ancor prima della convalida, l’amministrazione comunale di Foligno, che valuterà il caso nella prossima seduta di giunta. In base a quanto comunicato dall’ente al momento dell’ottenimento dei fondi Pnrr, «la riqualificazione del ciclodromo ‘Casini’ di Corvia vale 2,5 milioni di euro ed è articolata in tre stralci progettuali: realizzazione per una struttura servizi; costruzione edificio bar, uffici, terrazza e un altro edificio con noleggio bici, bike sharing, ricarica bici elettriche e assistenza bici; realizzazione di una pista per Bmx ed edificio con gradinata panoramica».

Sequestrato cantiere Pnrr ciclodromo di Corvia Denunciati alla Procura della Repubblica di Spoleto l’imprenditore titolare dell’impresa affidataria dei lavori e il delegato responsabile in cantiere. Secondo gli inquirenti, non sarebbero state rispettate le disposizioni relative alla sicurezza nelle fasi di cantierizzazione e nel coordinamento delle attività, mettendo a rischio l’incolumità dei lavoratori. Durante ulteriori accertamenti, sono state riscontrate irregolarità anche da parte della ditta subappaltatrice incaricata degli scavi e della posa delle infrastrutture. Oltre alla mancanza di misure di sicurezza adeguate, è stato individuato un lavoratore in nero privo del permesso di soggiorno. L’attività del subappaltatore è stata sospesa fino alla piena regolarizzazione delle condizioni operative. Le violazioni hanno portato all’applicazione di ammende per circa 18mila euro e sanzioni amministrative pari a 5.500 euro. Vanno avanti le indagini per accertare eventuali altre responsabilità. Va infine detto che l’impresa, una volta ottemperate le prescrizioni impartite dall’Arma, potrà essere nuovamente autorizzata a operare nel cantiere.

I sindacati In una nota i sindacati del settore edile parlano di un «fatto grave» e chiedono «un cambio di passo su controlli e partecipazione» a proposito dei cantieri Pnrr. «Il caso di Foligno – dicono Fillea Cgil Umbria, Filca Cisl Umbria e Feneal Uil Umbria – è emblematico: nonostante l’impegno del sindacato, che ha promosso e sottoscritto un protocollo di legalità e sicurezza trasmesso a tutte le stazioni appaltanti, nessuna amministrazione ha finora dato seguito concreto convocando tavoli operativi di confronto e monitoraggio. Una gravissima mancanza che oggi si traduce in violazioni evidenti e inaccettabili». Da qui la richiesta di un tavolo a Regione e Comune «per definire strumenti concreti di controllo, prevenzione e partecipazione. Risulta quanto mai necessario e urgente – concludono – rompere la deresponsabilizzazione nella catena degli appalti e ripristinare regolarità e responsabilità».

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