Processi produttivi «Investimenti per elettrificarli»

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«Investiremo ingenti risorse per aumentare l’elettrificazione» dei processi produttivi, arrivando ad avere i primi due rolling mill (impianti per la laminazione, nda) in Europa senza forni di riscaldo, quindi senza consumo gas. Tra il 2022 e il 2024 abbiamo ridotto del 35% le nostre emissioni Scope 1 e Scope 2 con l’elettrificazione e la produzione e l’acquisto di energia rinnovabile. Il vero problema sul lungo periodo sarà decarbonizzare anche lo Scope 1 che non è possibile elettrificare. Lavoreremo anche sullo Scope 3, coinvolgendo la value chain». Lo ha affermato nel convegno finale di Made in Steel Maurizio Fusato, responsabile Transizione ecologica ed energetica del Gruppo Feralpi di cui fa parte l’azienda lecchese Caleotto, sottolinea che Feralpi Group «ha deciso di non fermare» i propri piani di decarbonizzazione,

Fusato ha dunque sintetizzato i risultati ottenuti dal Gruppo sulle tre categorie di riferimento (Scope 1,2,3) con cui le aziende rendicontano le emissioni di gas a effetto serra derivanti dai loro interi produttivi nel corso del convegno dal titolo Acciaio: la “Road to the future” è ancora verde? in cui i rappresentanti dell’intera filiera si sono trovati d’accordo su un punto: affrontare la sfida del cambiamento climatico non è un’opzione. Ma l’attuale incertezza economica e geopolitica, spiegano in una nota gli organizzatori di Made in Steel, la Conference & Exhibition internazionale dedicata alla filiera dell’acciaio, “sta rallentando gli investimenti delle aziende in decarbonizzazione che erano stati pianificati negli anni scorsi e potrebbe anche rimandare gli obiettivi fissati dal legislatore, visto il sopraggiungere di nuove emergenze da affrontare”.

La produzione europea di acciaio avviene in prevalenza (56,3%) da altoforno ma i vincoli Ue sulla decarbonizzazione spingono gli investimenti sui forni elettrici.

Secondo l’Ufficio Studi Siderweb la community dell’acciaio che organizza anche Made in Steel) entro il 2030 in Ue entreranno in funzione 28 nuovi forni elettrici con capacità produttiva complessiva di circa 43 milioni di tonnellate di acciaio l’anno. Quattro le vie indicate da Mapelli, professore ordinario del Politecnico di Milano per abbattere le emissioni di CO2: il Ccus (carbon capture, utilization, and storage); l’idrogeno; l’elettrificazione completa del processo produttivo e lo sfruttamento delle biomasse».

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