DL partecipazione lavoratori alle imprese, ok del senato: ora è legge

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ROMA – La proposta di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese è legge, la numero 1573 (divenuta disegno di legge numero 1407 già approvato dalla Camera dei deputati il 26 febbraio) ha ottenuto in via definitiva, stamattina, il via libera del Senato. L’aula di Palazzo Madama ha approvato con 85 sì, 21 no e 28 astenuti.
“Con il voto odierno in Senato abbiamo dato il via al provvedimento legislativo con cui introduce la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese e si creano le condizioni per un significativo passo in avanti verso lo sviluppo economico e sociale alla nostra Nazione” commenta la senatrice Paola Mancini, relatrice del testo in Senato, che poi aggiunge “nel rispetto dei diversi ruoli e delle differenti responsabilità, il contributo diretto dei lavoratori in passaggi e decisioni fondamentali della vita aziendale supera il tradizionale schema delle relazioni tra mondo del lavoro e sistema delle imprese. Ora abbiamo finalmente a disposizione uno strumento idoneo a permetterci di passare da un sistema basato dalla contrapposizione, talvolta aprioristica e quindi ideologica, alla volontà di concorrere insieme al miglior risultato possibile”,
“Approdiamo, infatti, ad una nuova visione delle relazioni sindacali, dove il bene comune è davvero al centro di ogni scelta – sottolinea il deputato Carlo Maccari – e l’obiettivo è duplice: migliorare la qualità del lavoro, che vuol dire anche tutelare al meglio il potere d’acquisto dei salari, e sostenere le imprese in ogni sforzo di incrementare la produttività e quindi verso una maggior competitività. La concreta possibilità di ridare la giusta dignità e centralità al lavoro passa anche da qui. I lavoratori potranno diventare davvero protagonisti in passaggi cruciali dei processi lavorativi, dalla programmazione alla formazione e quindi nel tema oggi centrale qual è la sicurezza nei luoghi di lavoro”
Le imprese potranno trarre vantaggio da questa partecipazione per rilanciare la produttività, obiettivo indispensabile ed indifferibile in un contesto mondiale sempre più dinamico ed in fase di grandi mutamenti.
“Nonostante l’ISTAT certifichi mensilmente il raggiungimento di un livello record di occupati, resta la consapevolezza che il nostro sistema economico sconta ancora uno storico gap negativo in termini di occupazione femminile e giovanile rispetto alla media europea – aggiunge Maccari – gap che dobbiamo recuperare molto velocemente, anche e soprattutto per contrastare gli effetti negativi della crisi demografica”
“Il provvedimento odierno può contribuire a muoverci con determinazione e consapevolezza in tale direzione, inserito nel contesto di tutti i provvedimenti in materia di lavoro promossi ed attuati dal governo guidato da Giorgia Meloni – conclude Mancini – con un doveroso ringraziamento alla Cisl, sindacato promotore della legge di iniziativa popolare con oltre 400.000 firme, che oggi ha concluso felicemente il suo iter con il sì del Parlamento dando finalmente attuazione all’art. 46 della nostra Costituzione”.





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