Alluvione, il nodo assicurazioni. Costi alti e poche aziende coperte

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
Abruzzo
Agevolazioni
Agrigento
Alessandria
Ancona
Aosta
Arezzo
Ascoli-Piceno
Aste L'Aquila
Asti
Avellino
Bari
Barletta-Andria-Trani
Basilicata
Belluno
Benevento
Bergamo
Biella
Bologna
Bolzano
Brescia
Brindisi
Cagliari
Calabria
Caltanissetta
Campania
Campobasso
Caserta
Catania
Catanzaro
Chieti
Como
Cremona
Crotone
Cuneo
Emilia-Romagna
Enna
Ferrara
Firenze
Foggia
Forli-Cesena
Friuli-Venezia Giulia
frosinone
Genova
Gorizia
Grosseto
Imperia
Isernia
Italia
La-Spezia
Latina
Lazio
Lecce
Lecco
Liguria
Livorno
Lodi
Lombardia
Lucca
Macerata
Mantova
Marche
Massa-Carrara
Matera
Messina
Milano
Modena
Molise
Monza-Brianza
Napoli
Novara
Nuoro
Olbia Tempio
Oristano
Padova
Palermo
Parma
Pavia
Perugia
Pesaro-Urbino
Pescara
Piacenza
Piemonte
Pisa
Pistoia
Pordenone
Potenza
Prato
Puglia
Ragusa
Ravenna
Reggio-Calabria
Reggio-Emilia
Rieti
Rimini
Roma
Rovigo
Salerno
Sardegna
Sassari
Savona
Sicilia
Siena
Siracusa
Sondrio
Sud sardegna
Taranto
Teramo
Terni
Torino
Toscana
Trapani
Trentino-Alto Adige
Trento
Treviso
Trieste
Udine
Umbria
Valle d'Aosta
Varese
Veneto
Venezia
Verbania
Vercelli
Verona
Vibo-Valentia
Vicenza
Viterbo


Nonostante l’alluvione che ha colpito Campi Bisenzio, poche imprese si sono dotate di una copertura assicurativa contro le calamità naturali. I dati parlano chiaro: appena il 20% delle piccole aziende toscane ha sottoscritto una polizza, percentuale che sale al 50% tra le imprese di medie dimensioni. Troppo poco, soprattutto in un territorio che ha già subito danni ingenti da eventi catastrofali. Sono oltre 110mila le imprese dell’area fiorentina, escluse quelle agricole, chiamate a mettersi in regola entro il 1° gennaio 2026, data in cui scatterà l’obbligo assicurativo. Già attivo invece per le grandi imprese e in arrivo per le medie a ottobre. L’assicurazione servirà a garantire la continuità dell’attività in caso di disastro naturale e sarà condizione per accedere a fondi pubblici. Ma i costi restano un ostacolo: per un piccolo esercizio si parla anche di duemila euro all’anno. Di questi temi si è discusso in un seminario promosso dalla Camera di commercio di Firenze, aperto dai saluti del segretario generale Giuseppe Salvini e di Mario Bartoli, presidente della sezione toscana albo nazionale gestori ambientali, e si è incentrato sulle reazioni affidate a Giulio Veltri, capo ufficio legislativo Mimit, Simona Andreazza, responsabile del settore catastrofi naturali di Ania, e di Giancarlo Barbieri, presidente della commissione Abi Toscana.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link