Imprese del FVG a caccia di talenti: più della metà delle figure professionali richieste sono introvabili

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FVG – L’indagine Excelsior di Unioncamere, diffusa il 14 maggio dalla Camera di Commercio di Pordenone/Udine, fotografa un mercato del lavoro regionale sotto pressione, con il 52,3% delle figure ricercate dichiarate “introvabili” dalle aziende.

Questi i numeri: ben il 52,3% delle figure ricercate risulta di difficile individuazione, con punte che superano il 60% in alcuni settori strategici. Le cause principali sono la mancanza di candidati, segnalata nel 34,8% dei casi, e la preparazione inadeguata, che riguarda il 14% delle ricerche.

La situazione appare particolarmente critica per i profili tecnici e specializzati. Dirigenti, professioni ad elevata specializzazione e tecnici mostrano un tasso di difficoltà di reperimento del 61,5%, con picchi del 80,4% per i tecnici in campo ingegneristico e addirittura dell’85,7% per gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni. Situazione non meno complessa nel settore degli operai specializzati, dove la difficoltà media si attesta al 65,6%, con punte del 78,7% per gli operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni.

Nel dettaglio dei titoli di studio, emergono criticità significative per i diplomati con indirizzo elettronica ed elettrotecnica (83,7% di difficile reperimento) e meccanica (73,3%). Tra le qualifiche professionali, le figure più introvabili sono i diplomati nella riparazione di veicoli a motore (80,3%) e nel settore benessere (76,6%).

Il documento evidenzia anche un significativo disallineamento tra domanda e offerta nei livelli di istruzione superiore: il 56,4% dei laureati risulta di difficile reperimento, con punte del 81,1% per l’indirizzo chimico-farmaceutico e del 78,6% per ingegneria elettronica e dell’informazione.

In termini di competenze, l’indagine rileva che al 16,8% dei lavoratori ricercati verrà richiesta la capacità di applicare soluzioni creative e innovative, percentuale che sale al 51,1% per le professioni ad elevata specializzazione, dove spiccano gli ingegneri (88,5%) e gli specialisti nella progettazione di applicazioni (100%).

Il quadro che emerge dall’indagine Excelsior conferma la necessità di interventi strutturali per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze, attraverso una maggiore sinergia tra sistema formativo e mondo produttivo.

La sfida del “mismatch” occupazionale rappresenta un freno potenziale alla crescita economica regionale che richiede risposte coordinate da parte di istituzioni, imprese e sistema dell’istruzione.

In questo scenario di crescente difficoltà di reperimento di personale qualificato, i percorsi di istruzione tecnologica superiore (ITS Academy) emergono come uno strumento strategico per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze.

La regione può contare su quattro ITS Academy strategicamente distribuiti sul territorio: l’Accademia Nautica dell’Adriatico focalizzata sulla mobilità sostenibile e la logistica; l’ITS Alto Adriatico specializzato in tecnologie dell’informazione, energia e sistema agroalimentare; l’ITS Udine attivo nei settori della meccatronica, del sistema casa e delle tecnologie per i beni culturali e il turismo; e l’ITS Lifetech di Trieste dedicato alle nuove tecnologie della vita.

Si tratta di una rete formativa che copre molti dei settori in cui l’indagine segnala le maggiori criticità di reperimento, con risultati occupazionali che parlano chiaro: l’87% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno, con un impressionante 93,8% di coerenza tra formazione ricevuta e mansione svolta.

 



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