Tunnel del Tenda, Cirio: “Si riapre il 27 giugno”. In arrivo i ristori per 500 imprese e ad agosto la Vuelta

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Dopo anni di attesa, rinvii, proteste e promesse mancate, il Tunnel del Tenda sta finalmente per riaprire. La data cerchiata in rosso è il 27 giugno, giorno in cui, secondo il cronoprogramma ufficiale, il collegamento tra il Piemonte e la Francia dovrebbe tornare operativo. E questa volta, a garantire che non si tratti di un’altra illusione, è direttamente il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che si è recato sul posto per un sopralluogo assieme all’assessore Paolo Bongioanni, al commissario di Anas Nicola Prisco, ai sindaci di Limone Piemonte e Tenda, al Comitato di monitoraggio e a diversi tecnici. Non un semplice atto simbolico, ma un vero e proprio check tecnico per verificare che tutto proceda come previsto.

“Oggi sono qui per verificare che sia rispettato il cronoprogramma che ci è stato comunicato nelle scorse settimane in vista dell’apertura al traffico il 27 giugno”, ha dichiarato Cirio con tono deciso. I test sono in pieno svolgimento: si lavora sul sistema di ventilazione, composto da 48 ventilatori testati in entrambe le direzioni, e sulle camere a compartimento stagno. L’ultimo step, quello più delicato, sarà il montaggio del ponte radio, che verrà prima testato in Belgio il 10 e 11 giugno, dopodiché sarà installato nel tunnel. Per quel momento, Cirio ha già annunciato che tornerà nuovamente sul posto. “È stato fatto un gran lavoro, per cui ringrazio il Governo e anche le amministrazioni locali: questa è un’opera complicata su cui si sono abbattuti molti problemi che si stanno finalmente risolvendo”, ha aggiunto.

tenda

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Accanto al cantiere, però, c’è tutto un territorio che ha sofferto anni di isolamento. Limone, Vernante, Robilante, Roccavione e Borgo San Dalmazzo non hanno solo perso traffico: hanno perso clienti, turisti, ricavi. Per questo la Regione Piemonte ha deciso di stanziare un milione di euro a fondo perduto per le attività economiche della zona. Il portale Finpiemonte aprirà il 29 maggio e resterà attivo fino al 30 giugno, con una procedura semplificata, “a sportello”, come già avvenuto per i ristori Covid. Un intervento che punta a coinvolgere circa 500 imprese, incluse quelle legate al turismo, alla montagna, all’accoglienza, alla ristorazione e ai servizi locali. “Si tratta di un intervento doveroso a favore di quel mondo straordinario che è quello di chi genera economia in valle e che è stato penalizzato troppo a lungo da questa chiusura”, ha spiegato Bongioanni, che ha voluto evidenziare la presenza di nuove categorie ammesse, come “parrucchieri, barbieri, maestri di sci e agenzie immobiliari”, finora escluse dai precedenti aiuti.

I contributi verranno modulati secondo la distanza dall’imbocco del tunnel, con il criterio “a cratere”. Le imprese di Limone Piemonte potranno ricevere fino a 4.000 euro, quelle di Vernante 3.500, Robilante 3.000, Roccavione 2.500e Borgo San Dalmazzo 1.000 euro. Per i maestri di sci alpino e snowboard sono previsti 500 euro, mentre per barbieri e parrucchieri i ristori variano dai 2.500 euro di Limone Piemonte ai 1.000 euro di Roccavione. Anche le attività immobiliari sono incluse: potranno accedere a un contributo di 1.000 euro ciascuna.

Ma oltre ai fondi, l’obiettivo dichiarato da Regione e Comuni è quello di far ripartire il territorio. Non solo con la riapertura del tunnel, ma anche con azioni mirate di promozione. A partire dall’evento simbolo dell’estate 2025: la tappa della “Vuelta” Alba-Limone, prevista per fine agosto. Un’occasione unica per riportare il nome di Limone Piemonte e del Colle di Tenda sulla mappa internazionale del turismo sportivo, ma anche per “lanciare e presentare la prossima stagione invernale”, come ha sottolineato Cirio. L’11 giugno, nel frattempo, la Regione sarà in Costa Azzurra per promuovere i prodotti enogastronomici del Piemonte, in particolare del Cuneese, in una delle aree turistiche più importanti del Mediterraneo, con Nizza come porta d’accesso privilegiata.

“I flussi turistici che per tanto tempo hanno alimentato la ricchezza delle nostre vallate, a causa di questa calamità si sono interrotti prendendo la direzione verticale verso nord. Dobbiamo recuperare e ricostruire quei flussi nel tempo più breve possibile”, ha dichiarato ancora Bongioanni, sottolineando come la scommessa ora non sia più solo ingegneristica o amministrativa, ma pienamente economica, sociale, territoriale.

Resta da sciogliere il nodo della circolazione a doppio senso. La modalità provvisoria stabilita dalla Francia prevede inizialmente un senso unico alternato, ma la Regione, con l’appoggio del Politecnico di Torino, ha commissionato uno studio che certifica la possibilità di garantire fin da subito la circolazione in entrambi i sensi di marcia in totale sicurezza. Lo studio è già stato inviato al ministero Salvini, che ha dato l’ok, e ora è pronto per essere trasmesso a Parigi. “L’obiettivo è lavorare subito dopo la riapertura per attivare la circolazione a doppio senso in attesa del rifacimento della canna storica”, ha annunciato Cirio, lasciando intendere che la questione rimane aperta ma che il Piemonte farà la propria parte per accelerare il ritorno alla normalità.

Dopo anni di attesa, la speranza si trasforma in conto alla rovescia. Il Tunnel del Tenda è pronto a riaprire. E con esso, un intero pezzo di montagna piemontese può tornare a respirare. Anche grazie a una politica che, almeno questa volta, sembra aver imboccato la strada giusta.

Cirio al tenda





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