Umbria protagonista al Codeway Expo per la cooperazione

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PERUGIA – Dopo avervi partecipato nella prima edizione nel 2019, l’Umbria è tornata quest’anno, in forma organizzata e coordinata, sotto la guida della Regione e con un proprio stand collettivo curato dall’agenzia Sviluppumbria, a Codeway Expo di Roma, l’evento fieristico che riunisce gli attori più importanti del mondo della cooperazione internazionale fornendo loro strumenti di sostegno e stimolo nell’ambito della strategia italiana ed europea di aiuto allo sviluppo. Codeway Expo, la Fiera della cooperazione internazionale e dello sviluppo sostenibile, si è svolta negli spazi di Fiera di Roma. Come ha spiegato l’assessore regionale alla cooperazione internazionale, Fabio Barcaioli, presente in fiera, «la Regione Umbria torna a Codeway Expo con l’obiettivo di riprendersi un ruolo da protagonista, riaffermando il proprio impegno in ambito internazionale».

«Negli scorsi anni – ha aggiunto Barcaioli – la cooperazione internazionale umbra era stata messa da parte dalle istituzioni regionali, ma le realtà che operano in questo ambito hanno continuato a lavorare, anche se in maniera individuale, senza supporto e coordinazione. Noi, invece, vogliamo rimettere al centro un progetto politico per la cooperazione internazionale, aiutando chi ha tenuto alta la bandiera della cooperazione in Umbria e portando avanti, insieme a loro, i progetti già iniziati». «Grazie alla partecipazione di Sviluppumbria con uno stand dedicato – ha spiegato quindi Barcaioli – abbiamo valorizzato le imprese private, sociali e cooperative, che operano in progetti sostenuti da istituzioni italiane ed europee. È essenziale che queste realtà sappiano muoversi con consapevolezza dentro il mercato globale, senza perdere la propria vocazione solidale. Aver partecipato con uno spazio autonomo ha dato forza e visibilità al nostro territorio con tanti contatti, molte interazioni e la stipula di accordi».

«Sviluppumbria – ha ricordato la responsabile attività internazionali dell’agenzia, Marina Cecilia Sereni – ha accompagnato negli anni il percorso di cooperazione decentrata della Regione Umbria. Eravamo infatti presenti alla prima edizione di Codeway Expo e siamo felici di essere di nuovo a supporto della Regione. Il nostro stand, molto ben visibile, è riuscito a tenere insieme questa realtà multiattoriale e registriamo grande entusiasmo delle imprese e associazioni presenti. Codeway Expo non è una classica fiera internazionale in cui si promuovono prodotti, ma un momento di costruzione di relazioni internazionali. Le nostre imprese vogliono potere dare il proprio contributo alla costruzione di nuovi partenariati territoriali internazionali e noi siamo qui per aiutarle a portare le loro competenze nel mondo».

Nel dettaglio, lo stand dell’Umbria ha ospitato sette associazioni e ong regionali coinvolte in progetti di cooperazione allo sviluppo e sette imprese umbre che operano in questo settore, selezionate tramite avviso pubblico. Le associazioni e le ong sono: Felcos Umbria, Tamat, Centro internazionale per la pace fra i popoli, Gruppi di solidarietà internazionale Italia, Fondazione Aiutiamoli a vivere, associazione Lo Scoiattolo e Centro edile per la sicurezza e la formazione. Queste, invece, le imprese: GIS Action, GMB società cooperativa, Veragon, Italtechnics, La Romana Farine, Aris Formazione e Umbria Digital Innovation Hub. Queste realtà, oltre a potersi presentare al pubblico specializzato, anche in occasione di momenti convegnistici di approfondimento e confronto, hanno anche potuto avere incontri riservati con altre associazioni, imprese e, soprattutto, con delegazioni istituzionali e rappresentanze commerciali dei Paesi del sud globale, stringendo relazioni e avviando collaborazioni.

La Regione Umbria, inoltre, Insieme alla Regione Emilia-Romagna e a Felcos Umbria, ha promosso un panel sui progetti di cooperazione portati avanti in Palestina. «Pace e cooperazione internazionale – ha commentato l’assessore Barcaioli – devono camminare insieme, sono due dimensioni inscindibili. E l’Umbria, in questo senso, è pronta a riassumere un ruolo attivo».





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