cosa cambia con la nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate

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Con la circolare n. 4/E firmata dal direttore Vincenzo Carbone, l’Agenzia delle Entrate ufficializza le modifiche all’Irpef introdotte con la Legge di Bilancio 2025 e il decreto attuativo della riforma fiscale.

Dalle nuove fasce di reddito alle detrazioni ricalibrate per i lavoratori dipendenti, fino ai nuovi vincoli sulle agevolazioni familiari, il fisco rivede i suoi meccanismi. Un intervento tecnico, ma tutt’altro che privo di impatto.

Nuove soglie e percentuali Irpef: come cambiano gli scaglioni nel 2025

Il sistema fiscale italiano cambia volto con la riduzione degli scaglioni di reddito da quattro a tre. Le nuove aliquote si applicano secondo la seguente ripartizione:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.

L’accorpamento degli scaglioni e l’applicazione di nuove aliquote comportano un impatto diretto sul calcolo dell’imposta e una diversa distribuzione del carico fiscale, con potenziali benefici concentrati sui redditi medio-bassi e un effetto di stabilizzazione per i contribuenti con redditi intermedi.

Detrazione per lavoratori con redditi bassi: nuovi importi e requisiti

Per i lavoratori subordinati con un reddito complessivo non oltre i 15.000 euro, l’importo della detrazione aumenta a 1.955 euro. Questo adeguamento mira a rafforzare il potere d’acquisto delle fasce economicamente più deboli.

In parallelo, è previsto un correttivo che consente di mantenere il trattamento integrativo per evitare penalizzazioni indirette legate all’incremento della detrazione. Questo meccanismo serve a evitare l’esclusione automatica di soggetti beneficiari dalla somma aggiuntiva prevista.

Bonus escluso dal reddito: il beneficio per chi guadagna meno di 20mila euro

Una somma aggiuntiva, che non concorre alla formazione del reddito, spetta ai lavoratori dipendenti con un reddito non superiore a 20.000 euro. L’importo è calcolato in base a una percentuale applicata sul reddito complessivo rapportato all’intero anno. In caso di più rapporti lavorativi sovrapposti, il conteggio dei giorni avviene una sola volta.

Nuove detrazioni automatiche in busta paga fino a 40mila euro

Chi percepisce tra 20.000 e 32.000 euro ha diritto a un’ulteriore detrazione pari a 1.000 euro. Tale beneficio si riduce progressivamente fino ad annullarsi per i redditi superiori a 40.000 euro.

Come specificato nella circolare, il sostituto d’imposta applica automaticamente la misura durante l’erogazione dello stipendio, procedendo poi al conguaglio. Non è quindi richiesta alcuna azione da parte del contribuente.

Detrazioni per i familiari: chi resta dentro e chi viene escluso

Dal 2025, la detrazione per figli a carico sarà riconosciuta solo per quelli tra i 21 e i 30 anni, con esclusione dei figli disabili. Il beneficio si estende anche ai figli affiliati e a quelli del coniuge deceduto, se conviventi.

Per quanto riguarda gli altri familiari, la detrazione resta limitata ai soli ascendenti conviventi, escludendo quindi parenti acquisiti e fratelli.

Niente agevolazioni se i familiari vivono all’estero: i nuovi limiti

La circolare chiarisce che le agevolazioni per familiari a carico e le misure di welfare non si applicano ai contribuenti che non siano cittadini dell’Ue o di Paesi aderenti allo Spazio economico europeo, se i familiari non risiedono in Italia.

Le novità si applicano anche alle misure previste dall’articolo 51 del Tuir: in particolare, le agevolazioni concesse dal datore di lavoro in favore dei figli continuano a valere anche oltre i 30 anni di età, purché i figli siano fiscalmente a carico e rispettino i requisiti reddituali stabiliti dalla normativa aggiornata.





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