beneficiano del fondo Pnrr i comuni al di sopra dei cinquemila abitanti

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Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha modificato il Decreto Cacer del 2023 ampliando la platea dei beneficiari del contributo a fondo perduto PNRR del 40 per cento per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici inseriti nelle Comunità Energetiche Rinnovabili. Se fino a oggi l’accesso a questo importante contributo era riservato ai comuni sotto i cinquemila abitanti, da oggi possono farne richiesta tutti i cittadini e le imprese dei comuni con popolazione inferiore a 50.000 abitanti.

 

Cosa cambia per i Comuni del Cremasco

Questa estensione è una grandissima opportunità per la città di Crema e per tutti i comuni del Cremasco, più in particolare quelli di maggiori dimensioni che inizialmente erano stati esclusi dal contributo Pnrr perchè sopra i cinquemila abitanti e che ora rientrano a pieno titolo nel perimetro del decreto Cacer: Crema, Bagnolo Cremasco, Castelleone, Offanengo, Pandino, Pizzighettone, Rivolta d’Adda, Soncino e Spino d’Adda. Per queste amministrazioni, e per tutti i cittadini e le imprese residenti, si apre ora una concreta opportunità per realizzare impianti fotovoltaici nuovi, beneficiando di un contributo fino al 40 per cento dei costi, a patto che vengano inseriti nella configurazione di una delle 8 neocostituite Cer del territorio. Alla luce di questa proroga Consorzio informatica territorio, a nome delle neocostituite Cer del Cremasco, rilancia l’invito ai cittadini e alle imprese del territorio ad aderire a una delle comunità energetiche rinnovabili del territorio.

 

Garatti: ‘cambio di passo’

“L’estensione del contributo del 40 per cento ai Comuni fino a 50.000 abitanti è un cambio di passo importante – dichiara Bruno Garatti, amministratore delegato di Consorzio it – Finalmente, anche i cittadini e le imprese della città di Crema e dei centri più grandi del Cremasco possono cogliere un’opportunità concreta per investire in energia rinnovabile, ridurre i costi e contribuire a un progetto collettivo. Le Cer sono uno strumento efficace di sostenibilità, partecipazione e sviluppo locale. E’ ora per tutti il momento giusto per aderire e diventare parte attiva di questo cambiamento.”



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